
STORIA DEL PADEL
Breve storia ed evoluzione del gioco
L’origine del padel tennis e della sua nascita ha due versioni. Di queste due versioni, quella più veritiera e approvata dalla Federazione Internazionale di Padel (FIP) ha le sue radici nel centro America.
Tuttavia, è altrettanto vero che il primo accenno alla pratica del padel avvenne nel primo quarto del ventesimo secolo. In quel periodo un gioco simile al padel fu giocato su delle navi da crociera inglesi per puro divertimento.
La versione più autentica narra che il padel nasce in Messico, più precisamente ad Acapulco.
Nel 1969 un nobile messicano, Enrique Corcuera, sbagliò la valutazione degli spazi per la costruzione di un campo da tennis all’interno della propria abitazione.
Nonostante l’errore iniziale, egli decise comunque di far costruire il campo, cambiando però le regole di gioco: anche le pareti ne entrarono a fare parte.
Nel 1974, Alfonso de Hohenlohe, interessandosi di questo nuovo sport, si recò in Messico dall’amico Corcuera e prese spunto dall’idea di quest’ultimo per costruire i primi due campi da padel nel Marbella Club (Malaga).
Un anno più tardi, ad interessarsi della nuova disciplina fu il milionario argentino Julio Menditengui. Egli importò il padel in Argentina con grande successo: in pochi anni divenne il secondo sport più praticato nel paese, con più di quattro milioni di praticanti e la bellezza di 10’000 campi sparsi sul territorio argentino (dati del 2013).
La notorietà di questo sport si estese ben presto anche in altri paesi del Sud America come Brasile, Uruguay, Cile e Paraguay raggiungendo anche gli Stati Uniti.
Lo sviluppo di questo di gioco ha successivamente coinvolto anche l’altra sponda dell’Atlantico.
Seguito all’integrazione dei primi due campi di Marbella il padel conobbe una grossa espansione in Spagna.
Da quel momento ci fu un progressivo aumento d’installazioni, praticanti e licenze, fino ad arrivare nel 2015 a un numero stimato di praticanti di 3’500’000 (di cui 2’300’000 regolari), 1’700 impianti con campi da padel e 40’000 tesserati (Alban de León, s.d.).
Lo sviluppo del gioco avvenne dapprima nelle strutture sportive delle grandi città come Madrid, Barcellona, Siviglia, Valencia etc., poi si divulgò anche nei paesi con un numero di abitanti più contenuto.
Al contrario della Spagna, dove è uno sport consolidato già dagli anni ‘90, il padel in Italia sta vivendo solo recentemente un forte sviluppo.


Dai dati forniti dalla FIT, a cui è stata affiliata la sezione padel, è emerso che dal 2015 i campi da padel sono incrementati da 30 a oltre 300, mentre per quanto riguarda i tesserati si è passato dai 2000 fino ai quasi 25.000.
Per dare un’ulteriore prova di questo importante sviluppo occorre osservare il mondo del professionismo.
Al campionato a squadre di serie A e B partecipavano 23 squadre di 4 giorni!
Nel 2016 erano presenti 100 squadre provenienti da tutte le regioni.
Dati che testimoniano come il padel in Italia stia crescendo ad una velocità davvero notevole.
Dagli anni ’80 anche altre nazioni europee come Francia, Germania e Olanda cominciarono a rendere il padel un vero e proprio sport incrementando gli spazi in cui giocare un po’ ovunque (M. Mambretti, intervista, 2016).
Nel 2013, il numero stimato di praticanti di padel nel mondo era pari a otto milioni (La liberté, 2013).
Secondo un’indagine svolta nel 2015 in Spagna, è risultato che il 45.7 % di coloro che giocano a tennis, praticano anche padel (Encuesta de Hàbitos Deportivos, 2015, pag. 108).